In una giornata di sole settembrina, Adriana Olivari mi carica in vespa e mi accompagna nel suo laboratorio, o meglio, nel laboratorio in cui lavora la terra cruda. La vista è sublime, Albisola quando è svuotata del turismo estivo torna a vestire i panni di cittadina storica, con un vissuto artigianale degno di nota, e quando posteggiamo davanti a una grande villa settecentesca, lo stupore aumenta. In via Della Rovere 98, suggestioni nobiliari aprono una vecchia porta, un piccolo laboratorio che è uno scrigno di tesori. Il proprietario, Marco Tortarolo, artigiano ceramista, mi racconta l’importanza della ceramica di Albisola attraverso le opere collezionate e degli artisti che gliene hanno affidata la lavorazione, dalla foggiatura alla cottura. E’ lui che ospita negli spazi condivisi diversi artisti, e Adriana Olivari lì si sente a casa. Si vede da come si muove, tra un tavolo e un tornio, le pile di terre diverse che pesano, ma va bene lo stesso, che ce la si fa a fare tutto quando c’è la voglia e la passione. E lei ne ha da vendere. Mi presenta la nuova collezione, la vedo lavorare alle diverse fasi, si mette al tornio e le mani esprimono tutto quello che le parole non riescono a dire. Mi fa venire in mente le costellazioni, quelle spruzzate di colore su fondo scuro, sono come squarci e aprono un varco verso l’infinito. Le canticchio allora una canzone di Guccini, Stelle, che diventa il pretesto e il segnavia del percorso di mostra, perché ci piace immaginare un universo creato dalle sue mani, dai suoi colori e dalle sue forme.
Nasce così STARDUST, dall’idea di mondi paralleli fusi insieme alla terra, al cielo e all’acqua. Le ciotole di Adriana Olivari conoscono il suono delle onde perché lei le immerge nel mare, conoscono il sapore del sale mischiato alle lacrime, perché per raggiungere quello che si sente e si desidera nel profondo bisogna lottare. Lei ha le physique du rôle, la caparbietà e la fede di chi crede in quello che fa. E’ il suo cammino, che sigla da sempre la variegata produzione artistica, che imprime a fuoco le sue iniziali, che sono ormai un marchio inconfondibile. Per Paratissima 14, Adriana Olivari con la collezione STARDUST, presenta una serie completa di ciotole, piatti e bicchieri pensati apposta per l’evento. Insieme alla parete di terrecotte smaltate, allestita come una sorta di nebulosa diramata sulla superficie, le immancabili lampade daranno luce a piccoli tondi dorati, esili stelle rilucenti che sembrano ricordarci le parole della canzone. Ci piace chiudere con le poche righe prese in prestito dal testo, al destino, al mistero delle cose e alle tracce che segnano il cammino di ognuno di noi.
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